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LIBERA

MENTE

Libera Mente è un progetto sulla composizione istantanea per affermare un approccio alla musica naturale, intimo, diretto, puro, Vero. 

E ascoltare nel presente per vivere le impressioni, ora, senza nessuna intermediazione scritta tra artista e pubblico.

Non c'è vera creazione senza lavoro accanito; ciò che chiamate invenzione non è che un'ispirazione dall'alto,  di cui sono responsabile e per cui non ho alcun merito

Johannes Brahms 

(Massimo Mila, Storia della musica, Einaudi, Torino, 1993, pag 89.

Libera Mente è l'undicesimo volume di Musica Determinata.

Non è improvvisazione. 

L'improvvisazione è, solo, una esecuzione che si realizza con facilità e immediatezza inventiva.

Liberamente è qualcosa di più.

Qualcuno ha domandato ad André Previn cosa pensava delle mie cose per piano solo e lui ha risposto che chiunque suoni per un'ora e mezza riesce a tirar fuori qualcosa. [...] Mi piacerebbe dirgli: "Bene, André, se è vero, sei un pianista, vai!"

Keith Jarrett

Il mio desiderio feroce

E. Socrates, Roma, 1994, pag. 48

Io sento i suoni e un Suono ne richiede un altro e un altro ancora e cosi sento la musica.  

 

Mi piace scoprire i Suoni che ci sono dentro un pianoforte. Li libero intorno a me e dico quello che percepisco dai Suoni che ascolto.

 

Io respiro e sento la musica nelle mie mani

Liberamente.

La musica batte sul corpo e questo ha effetto.

Giuseppe La Spada è l'autore della Cover di LiberaMente. 

Io ammiro la sua opera e la capacità.

In questa foto io avverto il modo più bello per rappresentare il mio respiro, quello che io sento liberamente, tra i suoni.

Se io, ad un certo punto, suono un accordo in La minore, un ascoltatore può chiedersi in che direzione ho poi intenzione di andare. Anch'io sono un ascoltatore, per cui mi pongo la stessa domanda.

Keith Jarrett

Il mio desiderio feroce

E. Socrates, Roma, 1994, pag. 51

Ci sono tantissimi pianisti:  famosi, molto bravi, alcuni semplicemente strepitosi, pluripremiati, geniali, naturali, belli\e. 

​​

Io compongo istantaneamente e quando suono ho solo il tempo di ascoltare, e comprendere subito per poter dire quello che voglio.

 

La teoria non deve mai precedere la creazione

​​Arnold Schömberg

(Arnold Schömberg, Strutture e funzioni dell'armonia, Net, Cles, 2003.)

Mi siedo al pianoforte, mi piace quel suono, sentirlo dalle mie mani e mi accorgo che sento musica.

‎[…] l'insegnamento della musica stava assumendo tratti sempre più specialistici e forme sempre più anguste. Nel migliore dei casi, questo tipo di insegnamento produce strumentisti dotati di scarse conoscenze in ambito teorico e musicologico, ma espertissimi sul piano della tecnica esecutiva necessaria a un musicista professionista. Said denunciava insomma la mancanza, nei musicisti di oggi, di una capacità essenziale, quella di approfondire, comprendere, esprimere la sostanza ultima della musica.​

Daniel Baremboim

(Edward W. Said, Musica ai limiti, Feltrinelli, Milano, 2010, pag 8.)

Musica Determinata è un progetto sulla composizione istantanea, ma soprattutto una scoperta dello strumento su cui metto le mani.

Liberamente è il mio modo di sentire i Suoni.

[...] il processo creativo vero e proprio non è mai conscio:esso si verifica e basta; la tecnica interviene poi ad esercitare il proprio controllo. 

Gyorgy Sandor, come si suona il pianoforte,, Bur,, Milano, 1998, pag 345

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